Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Lettera aperta a Fondimpresa

Io e i Fondi Interprofessionali siamo cresciuti insieme in questi ultimi 20 anni.
Per me è stato un vero e proprio amore a prima vista: ai tempi della loro nascita, nel 2003 stavo finendo il mio percorso di studi in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, presso l’Università di Bologna. Stavo facendo invece il mio tirocinio Post Laurea presso l’Ente di Confindustria di Bologna ad inizio 2005 quando ho avuto la fortuna di vedere realizzato il primo progetto territoriale su Avviso di sistema di Fondimpresa.
Il conto Formazione era ancora uno strumento sconosciuto, utilizzato da pochissime aziende e quasi esclusivamente per finanziare la sicurezza obbligatoria sul lavoro.

La mia formazione da Psicologa mi porta a voler essere di aiuto. Amo vedere le aziende fare corsi, formare i dipendenti e vedere felici i referenti aziendali, per non aver utilizzato tutto il proprio budget di area, che resta così a disposizione per altre attività.
Quell’idea di finanziare alle imprese il Long Life Learning che tanto mi aveva affascinato e mi aveva spinto a scegliere una tesi di Laurea sul tema dell’orientamento scolastico e professionale con la Professoressa Maria Luisa Pombeni, mi ha subito conquistata!

All’inizio non capivo perché le aziende non lo utilizzassero. La paura del nuovo? La burocrazia? Gli accordi sindacali? La paura di perdere tempo? La paura di una fregatura?
Ancora oggi mi stupisco di quante imprese incontro che non sappiano nemmeno di versare importi obbligatori per la formazione dei propri dipendenti e di poterli richiedere indietro!

Devo ammettere che era tutto nuovo, anche per gli Enti accreditati: c’era da studiare, tentare e quasi improvvisare, a volte.
Oggi il mio lavoro è questo: formare e informare le imprese su queste opportunità.

fondimpresa: la formazione finanziata a disposizione delle aziende

Aiutare gli HR manager, che hanno davvero troppo poco tempo a disposizione per realizzare di proprio pugno queste attività, a riuscire velocemente ed efficacemente ad avere accesso a quanto è di loro diritto. Aiutare i lavoratori a formarsi davvero, a migliorare la propria esperienza lavorativa acquisendo competenze che facilitino il loro lavoro, le relazioni, la parte tecnica, la loro crescita personale e di carriera.

Non capisco come si possa trovare noioso questo lavoro che offre davvero tante opportunità e mi fa conoscere ogni giorno imprese, persone, realtà differenti!

Il ferro affila il ferro, così …

Onestamente nel 2004 quando ho chiamato le prime imprese per dire: “c’è una grande opportunità per fare formazione ai tuoi lavoratori ed è gratis! Ti interessa?” ancora non ne capivo davvero le dinamiche né cosa ne sarebbe scaturito per la mia storia personale e lavorativa. Sono arrivati i primi esperimenti con una piattaforma ai più sconosciuta, che è cambiata e migliorata con il tempo. Ho visto cambiare logo, veste, aggiungere menù, allegati e documenti. Ricordo ancora a memoria il numero di telefono dell’HelpDesk: alcuni giorni parlavo più con loro che con i colleghi di scrivania.

Pian piano io e il Conto Formazione però ci siamo conosciuti meglio, ho imparato a navigarlo, a comprenderne le varie sfaccettature e qualità e anche a fare di testa mia, testardamente, per forzare un po’ alcune rigidità.
Negli anni sono stati aggiunti sempre più vincoli, cavilli, limitazioni perché se lo scopo dei Fondi Interprofessionali è far utilizzare alle imprese i Fondi a loro disposizione lo è anche controllare che quei soldi siano spesi bene, a vantaggio dei lavoratori. L’Italia, si sa, è un paese di furbetti. Ci saranno sempre quelli che se ne approfittano, “fatta la legge, trovato l’inganno”, ma se utilizzati bene questi soldi possono davvero fare la differenza in azienda.

Ho inserito migliaia di nominativi di lavoratori, svariati diversi titoli di corsi di formazione, infinite giornate di calendario, creato e fatto firmare montagne di registri, verificato un mare di presenze e sgrigliato almeno un milione di questionari, il tutto grazie ai tanti piani formativi che ho gestito e gestisco ancora oggi.
Mi sono spaventata un po’ quando nel 2018 tutti i Fondi sono stati bloccati dall’ANPAL per verificare la correttezza del loro funzionamento. Ma sapevo che Fondimpresa era il fondo che per primo sarebbe ripartito, già in linea con quasi tutto fosse stato richiesto (mancava solo il bilancio trasparente sul sito web, se ben ricordo).

Quando durante i lockdown e la pandemia Covid 19 le regioni hanno vietato fare formazione, anche lì sapevo che non ci saremmo fermati davvero. E infatti quel periodo ha portato il vantaggio di, finalmente, sdoganare la formazione a distanza, rendendo maggiormente digitali alcuni corsi che potevano già da tempo essere ottimizzati se fatti senza spostare il docente o i partecipanti.

Nel frattempo sono cresciuta. Ho avuto compagni di viaggio che non hanno davvero creduto in me, altri che sono diventati come fratelli e sorelle, alcune aziende non mi hanno preso sul serio quando mi sono messa in proprio, ma poi sono tornate a cercarmi dopo aver provato altri consulenti.

Ho addirittura cominciato a insegnare su questi temi e a tenere lezioni sulla storia dei Fondi interprofessionali e sulla potenzialità della formazione finanziata ai ragazzi che seguono Master per diventare gli HR Manager di domani.

Un’avventura può durare per sempre …

Fondimpresa resta il mio primo amore, il mio fondo preferito, quello che consiglio e sponsorizzo maggiormente. Perché siamo cresciuti insieme, lo conosco, lo frequento tutti i giorni, passo gran parte delle mie giornate sulla sua piattaforma e conosco le sue debolezze e i suoi punti di forza.
È quello che regala maggiore flessibilità e soddisfazioni a me e alle aziende.

La gioia che mi regala questo lavoro è data da poter vedere gli occhi soddisfatti dei nostri referenti quando:
• dopo le sessioni formative, i lavoratori escono contenti e soddisfatti,
• si accorgono di come migliora la vita in azienda grazie alle nuove competenze apprese
• vedono il bonifico di rimborso a fine progetto accreditato sul conto aziendale
• vedono la soddisfazione dei AD o dei titolari
• sono impazienti di presentare subito un nuovo progetto formativo!

Se anche tu vuoi avere quella stessa gioia negli occhi, contattaci!

Non augurarti che sia più facile, augurati di essere più bravo. Non augurarti meno problemi; augurati maggiori competenze. Non augurarti meno sfide, augurati più saggezza. 

Jim Rohn (imprenditore statunitense)

Subscribe for the updates!